Akragas-Reggina: 0-0. Akragas (3-4-2-1): Dregan; Richichi, Da Silva, De Marino; Ferrigno (dal 77′ Sinatra), Palazzolo, Meola, Grillo; Di Rienzo (dal 71′ Iddi), Tuccio; Lo Faso (dal 74′ Violante). A disposizione: Gerlero, Sofra, Galliano, Santapaola, Riggio, Prestigiacomo. Allenatore: Bonfatto. Reggina (4-3-3): Lazar; Bonacchi, Girasole, Adejo, Cham; Forciniti, Salandria (dal 64 Dall’Oglio), Barillà (dal 78′ Urso); Renelus (dal 64′ Provazza), Barranco (dal 64′ Curiale), Ragusa. A disposizione: Martinez, Porcino, Urso, Ba, Ndoye, Perri. Allenatore: Pergolizzi. Arbitro: Dario Acquafredda di Molfetta. Assistenti: Lorenzo Riganò di Chiari, Giovanni Ruocco di Brescia. Ammoniti: Cham al 28′, Di Rienzo al 53′, Tuccio al 75′ e Meola all’80’. Espulso: un componente della panchina agrigentina al 93′. Corner: 1-5. Recupero: 2 (p.t.) e 4 (s.t.).
Note. Decima di campionato e decima formazione diversa (undicesima se consideriamo che Reggina-Acireale è stata sdoppiata) quella proposta oggi da Pergolizzi con la Reggina alla ricerca di conferme dopo le brillanti vittorie ad Enna e contro il Paternò ed alla ricerca della quarta vittoria consecutiva. In tribuna vanno il terzo portiere Katsaros, Malara, Mariano e Giuliodori.
Cronaca. Al secondo minuto è l’Akragas a farsi pericoloso: Tuccio, dal limite, colpisce in piano la traversa con Lazar ampiamente battuto. Ancora padroni di casa al 7′ con Lazar costretto a respingere. Terza palla gol per i siciliani due minuti dopo: su cross da sinistra, Lo Faso colpisce a colpo sicuro con Lazar pronto a respingere, palla a Palazzolo che colpisce in pieno volto Cham utile però a schivare il pericolo. Approccio eccellente dei padroni di casa; sorprendente, in negativo, quello degli amaranto forse certi di incontrare un fanalino di coda arrendevole e “facile” avversario.
Al 14′ autentico miracolo di Lazar: palla vagante in area e Palozzolo colpisce di sinistro, Lazar respinge con la mano sinistra aperta. Reggina praticamente impegnata a difendersi ed Akragas sicuramente molto determinato. Attenuata la fase offensiva iniziale agrigentina, è la Reggina a cercare di prendere il pallino del gioco. Al 24′ il primo tiro amaranto con Ragusa che, decentrato a destra, batte a rete con Dregan a deviare in corner. Stupisce, in questa prima fase, la grande capacità degli uomini di Bonfatto di raddoppiare o addirittura triplicare sull’amaranto in possesso di palla e, spesso, di anticiparlo. Al 27′ Reggina vicina al vantaggio grazie ad una deviazione involontaria di De Marino sugli sviluppi di un corner da destra e che impegna ancora Dregan a deviare in angolo.
Non una bella Reggina, a dire il vero, nella prima mezz’ora dell’incontro. Il tasso tecnico è evidentemente appannaggio degli amaranto ma le partite, sopratuttto in D, non si vincono sulla carta ma giocandole e sudandole contro ogni avversario, anche quello apparentemente meno dotato tecnicamente ma più determinato e coriaceo. La partita scivola verso l’intervallo senza grandi spunti: quelli “bravi” diranno che il terreno di gioco dell’ “Esseneto”, a dire il vero nemmeno in discrete condizioni, penalizza maggiormente le squadre più tecniche; secondo noi, se la Reggina, ha subito una sorta di penalizzazione è senza alcun dubbio quella dovuta ad un errato approccio alla gara fondato, probabilmente, sulla classifca.
Finisce la prima frazione di gioco mentre, sugli altri campi interessati, la Vibonese è sull’1-0 sul Ragusa, Siracusa-Enna è sul 2-0 e Nissa-Scafatese è sul 2-2 (con tutti i quattro gol realizzati nei minuti di recupero) per una classifica parziale che vede la Vibonese prima con 23 punti (e la prossima trasferta degli amaranto è proprio a Vibo il 17 p.v.), Siracusa 22, Scafatese 21 e Reggina 20.
Al 47′ occasionissima per gli ospiti: Ragusa approfitta di un errore del portiere che perde palla su un’uscita (scontrandosi con un difensore), mette al centro a porta sguarnita ma Barranco non ci arriva neppure in scivolata. Replica due minuti l’Akragas con un tiro che impegna severamente Lazar che devia in corner.
La gara prosegue senza sussulti: se da un lato la Reggina sembra dare l’impressione di aver recuperato metri, dall’altro emergono gli errori in fase di costruzione con lanci lunghi facile preda dei difensori e la particolare difficoltà di penetrare tra le maglie di un ottimo, fin qui, Akragas.
Al 64′ triplo cambio amaranto: fuori Barranco per Curiale, Salandria per Dall’Oglio e Renelus per Provazza.
Al minuto 68 buona occasione per gli amaranto: lancio lungo su rimessa laterale di Cham, colpo di testa di Barillà a centro area e palla per Girasole che sopraggiunge da dietro ma calcia scoordinato ad un passo dalla porta agrigentina. Al 70′ la Reggina protesta per una trattenuto su Curiale che c’è ma non sanzionata.
Al 71′ primo cambio per i padroni di casa: esce Di Rienzo ed entra Iddi. Tre minuti dopo secondo cambio biancazzurro: fuori Lo Faso e dentro Violante.
Al 76′ occasionissima per la Reggina: Cham si smarca in area e serve Curiale a non più di un paio di metri dalla porta, il centravanti amaranto non si avvede del passaggio del compagno, tocca involontariamente il pallone che termina lento tra le braccia di Dregan. Riflessi lenti quelli di Curiale, null’altro da aggiungere.
Minuto 77: fuori Ferrigno e dentro Sinatra. Un minuto dopo cambio nella Reggina: fuori Barillà e dentro Urso.
All’80’ Lazar si accascia dopo un rinvio, entra lo staff medico della Reggina ma si pone il problema dell’eventuale cambio: giacché devono, da regolamento, esserci sempre 3 under in campo Lazar non potrebbe uscire se non per Ndoye o Perri che portieri non sono per cui è chiamato a resistere seppur non al meglio delle condizioni.
All’84’ Reggina ancora vicina al vantaggio: rimessa laterale lunga di Cham, Girasole di destro al volo impegna Dragan ad una difficile respinta. Un minuto dopo, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Urso, palla in area con Girasole che stoppa di petto e calcia in girata. Meola ,sulla linea di porta, respinge.
La partita finisce qui. La Reggina perde due punti seppur dinnanzi ad una squadra che non sembra essere l’ultima in classifica ma che ha condotto la gara con determinazione ed intelligenza al contrario degli amaranto che, dopo due belle e nette vittorie, regrediscono dal punto di vista tattico grazie a Pergolizzi che, pur avendo trovato la quadra, fa e disfa senza alcuna logica plausibile.
Gli altri risultati: la Vibonese batte il Ragusa e vola in testa solitario a quota 23; il Siracusa strapazza l’Enna 4-0 ed è secondo a quota 22; la Scafatese perde a Caltanissetta 4-2 e viene raggiunta dalla Reggina a quota 20.