Basket in carrozzina: Reggio Bic, coach Antonio Cugliandro: “Stiamo vivendo un sogno, ma rimaniamo con i piedi per terra”

Dopo la vittoria per 89-81 contro il Porto Torres, la terza consecutiva per la Farmacia Pellicanò Reggio Bic, abbiamo intervistato il coach Antonio Cugliandro per parlare dell’importante momento della sua squadra.

Coach, abbiamo capito che la forza di questa Reggio Bic è il gruppo, una squadra che riesce a vincere anche con assenze importanti come quella del capitano Baz. Che partita è stata? “Sì, questa partita conferma che il gruppo è davvero il punto di forza della nostra squadra. La cosa bella è che siamo rimasti uniti, non abbiamo mai perso la concentrazione. Abbiamo continuato a lavorare in difesa, focalizzandoci sui loro due giocatori più pericolosi, e questa è stata l’arma vincente. Non è stata una partita facile, ma la nostra difesa ha fatto la differenza.”

Porto Torres è rimasto avanti per buona parte della gara, poi l’uscita per falli del loro top player Luszynski ha cambiato l’inerzia a vostro favore. Si può dire che stasera avete fatto la storia? “Sì, è vero. Quando siamo riusciti a far uscire per falli il loro giocatore migliore quasi alla fine della partita, le cose si sono girate in nostro favore. D’altra parte, il nostro capitano Baz è uscito già a inizio gara per falli, e forse è anche per questo che all’inizio loro erano avanti. Abbiamo scritto un po’ di storia perché dopo quattro giornate ci troviamo in alta classifica del campionato; è come essere nell’”olimpo”, come qualcuno ha già scritto. Stiamo davvero sognando, ma lo stiamo facendo ad occhi aperti.”

A inizio stagione avevi dichiarato che questa è la Reggio Bic più forte di sempre. Finora i risultati ti danno ragione. Il capitano pensa già allo scudetto, ma tu vuoi restare coi piedi per terra? “Quando sento la parola “scudetto” mi viene “la pelle d’oca”! Non era questo l’obiettivo all’inizio, ma è bello sognare, perché sognare non costa nulla. I risultati stanno arrivando, e quindi, perché no? Possiamo nominare la parola scudetto, anche se dobbiamo restare con i piedi per terra e conquistare prima di tutto il nostro obiettivo, una salvezza tranquilla e perché no sognare i playoff.”

Credi che anche le altre squadre ora inizieranno a prendere più seriamente la sfida contro di voi? “Assolutamente. Ma dobbiamo essere noi i primi a restare umili e a non montarci la testa. La stagione è lunga e piena di insidie; il campionato di Serie A è difficilissimo e ogni partita è una storia a sé. Certo, è bello parlare di obiettivi ambiziosi, ma dobbiamo pensare a una partita alla volta, senza darsi troppe arie. Continuiamo a lavorare con impegno, e i risultati parleranno per noi.”