Serie D, girone I, XIV giornata: Nissa-Reggina 1-1, -6 dalla vetta al termine di una prova ancora deludente

Nissa-Reggina: 1-1. Nissa (4-3-1-2): Elezaj; Zarrillo, Bruno, Bieto, Neri; Pagano, Agnello, (Dalloro dal 79′) Mannino (Lo Pizzo dal 90′); Rotulo; Diaz (Samake dal 66′), Semenzin (Tumminelli dal 95′).

A disposizione: Cassano, Lo Pizzo, Barrera, Maltese, Scribani, Loza. All. Campanella. Reggina (4-3-3): Lagonigro; Vesprini, Ingegneri, Girasole, Ndoye; Ba (Perri dal 60′), Salandria (Giuliodori dall’86’), Urso; Ragusa (Rosseti dal 71′), Barranco (Curiale dal 71′), Renelus (Provazza dal 60′). A disposizione: Martinez, Adejo, Caruso, Bonacchi. All. Trocini. Arbitro: Andrea Pani di Sassari. Assistenti: Stefano Petarlin di Vicenza e Alex Scaldaferro di Vicenza. Marcatori: Diaz al 47′ (rig.) e Curiale al 75′ (rig.). Ammoniti: Barranco al 52′ e Salandria al 55′, Provazza al 94′. Corner: 6-8.  Recupero: 5′ (p.t.) e 5′ (s.t.). Note. Trocini recupera il solo Salandria tra gli infortunati con Barillà che, seppur convocato, va in Tribuna reduce dell’intervento di riduzione della frattura dell’ulna rimediata a Vibo. Nell’ “11” iniziale esordio di Lagonigro, fuori un disastroso Adejo per Ingegneri, Malara è sostituito da Ndoye (che difensore non è), Salandria torna titolare al posto dell’infortunato Laaribi e Renelus sostituisce Perri. Assente anche Forciniti che oggi sconta la sua terza giornata di squalifica delle quattro comminate dopo l’espulsione rimediata in Reggina-Sambiase. Reggina chiamata oggi a vincere se vuole rimanere attaccata al carrozzone delle prime 4 ed in attesa di dimostrare fattivamente, durante l’imminente calcio mercato se, come da proclami, intende davvero vincere il campionato. Se vuole o se può, dipende dalla capacità economica disponibile e/o da quelle ormai famigerate competenze sulle quali si dibatte da tempo e che sembrano non esserci concretamente (al netto dei proclami dei parolai, dentro e fuori la Società). In contemporanea si disputano Siracusa-Akragas, Castrumfavara-Scafatese e Vibonese-Enna con Siracusa e Vibonese sulla carta vincenti (per via dell’impegno casalingo e degli avversari non di prima fascia) e Scafatese impegnata, come la Reggina, contro avversari non straordinati ma comunque ostici. Cronaca. Al 3′ minuto la Nissa ci  prova con Zarrillo che, da fuori area, scheggia la traversa. Un minuto dopo è Ba, sul fronte opposto, ad impegnare Elezaj in una deviazione in corner. Al 9′ Semenzin impegna Lagonigro ancora da fuori area, palla che termina in angolo. Al minuto 13 è Agnello da lontanissimo, Lagonigro controlla che il pallone termini sul fondo. Gioco piacevole a vedersi quello della Nissa fatto di scambi veloci nel breve e continue proiezioni offensive che, talvolta, hanno rischiato di sorprendere la difesa amaranto. Dal canto suo la Reggina prova, più a sinistra con Ba e le sovrapposizioni di Ndoye, a superare lo schieramente giallorosso che appare ben messo in campo ed attento in fase difensiva. Al 24′ clamoroso errore di Ingegneri che serve Mannino, è prontissimo Lagonigro ad uscire e parare a terra. Un minuto dopo, sugli sviluppi di calcio d’angolo, Ragusa colpisce di testa ma la conclusione è centrale ed il portiere di casa non ha problemi a bloccare. Al 26′ occasione per gli amaranto: Ragusa non riesce a colpire bene e Elezaj para. Al 38′ occasione amaranto: Ragusa crossa da sinistra, Elezaj esce a vuoto ma non ci arrivano nè Barranco nè Renelus proveniente dalle retrovie. Al 46′ qualcosa che ha dell’incredibile: l’arbitro Pani concede un rigore, per noi fortissimamente dubbio, ai padroni di casa. Diaz riceve palla in profondità, Lagonigro esce e Diaz mette al centro, sullo slancio Lagonigro (che sembra aver deviato il tiro) tocca Diaz che stramazza a terra. Per Pani l’intrevento del portiere reggino non rientra nelle cosidette “dinamiche del gioco” ed è irremovibile nell’indicare il dischetto ma, ci chiediamo, come può il portiere, in uscita a terra, deviare (quindi parare) il tiro dell’attaccante e fermare il suo slancio tanto da non toccare l’attaccante stesso? Al tiro va lo stesso Diaz che batte Lagonigro nonostante quest’ultimo avesse intuito. Nel frattempo, sugli altri campi di nostro interesse, il Siracusa è sul 3-0 sull’Akragas, la Scafatese vince 1-0 sul Castrumfavara in trasferta mentre la Vibonese (in 10) sta perdendo in casa contro l’Enna (mercoledì prossimo avversario della Reggina in una gara valida per gli ottavi di Coppa Italia): la classifica recita Siracusa 32, Scafatese 29, Sambiase (che sta battendo l’Acireale) e Vibonese 26 e Reggina, quinta, a 25. Il secondo tempo inizia con qualche minuto di ritardo con la Reggina che sembra intenzionata a rimediare al torto subito seppur appaia comunque confusionaria e poco incisiva. La gara, probabilmente a causa dell’episodio incriminato del rigore, sembra essersi incattivita tant’è che Barranco e Salandria vengono entrambi ammoniti nell’arco di 3 minuti. Al 60′ doppio cambio tra le fila della Reggina: entra Perri al posto di Ba e Provazza per Renelus. Al 63′ la Reggina ci prova su punizione: Urso spreca colpendo la barriera. La Reggina, in sostanza, non sembra produrre quello che una squadra che ambisce a vincere il campionato deve fare. La squadra appare compassata, lenta, macchinosa ed incapace di velocizzare il gioco con qualità. Lo abbiamo detto più volte: la Reggina è una buona squadra, ma non forte a tal punto da vincere il campionato. Tanti quasi ex giocatori, con molta esperienza invero, non possono supplire alla mancanza di giocatori di qualità, forza e velocità. E se il campionato non lo si vincesse (come, purtroppo, appare verosimile) sarà un autentico fallimento dal punto di vista prettamente sportivo. Al 66′ la Nissa si copre: esce l’autore del gol Diaz per Samake. Al 71′ altro doppio cambio per gli amaranto: escono Ragusa e Barranco per Rosseti e Curiale. Trocini, di fatto, ha cambiato tutta la linea d’attacco. Al 73′ Pani assegna un calcio di rigore alla Reggina per un fallo di Agnello su Urso. Sul dischetto va il neo entrato Curiale che insacca nonostante Elezaj tocchi il pallone. Al 79′ tra le fila dei padroni di casa esce Pagano ed entra Dalloro. All’80’ Sugli sviluppi di una punizione di Urso, sponda di Curiale per Girasole che manca il tocco vincente da pochi passi. All’86’ Trocini inserisce Giuliodori al posto di Salandria. All’87’ azione di rimessa della Nissa, Samake tocca per Mannino, tiro debole dal limite che Lagonigro blocca con facilità. Al 90′ Campanella inserisce Lo Pizzo al posto di Mannino. L’arbitro assegna cinque minuti di recupero. Al 95′ tra i padroni di casa entra Tumminelli ed esce Semenzin. Nel minuto extra concesso dall’arbitro non succede nulla e la gara termina 1-1. Con le conseguenti vittorie di Siracusa (5-0 sull’Akragas) e Scafatese (1-0 a Favara) la vetta è lontana sei punti. Amaranto che raggiungono la Vibonese (sconfitta 1-0 al “Razza” dall’Enna, prossimo avversario della Reggina in Coppa Italia mercoledì) al terzo posto a quota 26 punti dove si accomoda pure il Sambiase che ha superato 4-2 l’Acireale.