Pompei (3-5-2): D’Agostino; Guerra, Russo, Megna; Bittante (Rosati dal 67′), Sepe (Tempte dal 75′), De Vietro, Vitale, Bocchetti; Puntoriere, Leveh (De Luca dal 46′). A disposizione: Allocca, Cinque, Agnelli, Aurino, Balzano, Ruocco. All.: Esposito.
Reggina (4-3-3): Lagonigro; Vesprini, Capomaggio (Curiale dall’84), Girasole, Cham; Barillà, Urso (Dall’Oglio dal 78′), Porcino (Laarini dal 78′); De Felice (Grillo dal 61′), Barranco, Ragusa (Renelus dal 61′). A disposizione: Lazar, Forciniti, Curiale, Ndoye, Ingegneri. All.: Trocini. Arbitro: Mario Leone di Avezzano. Assistenti: Domenico Colonna di Vasto e Silvia Scipione di Firenze. Marcatori: Capomaggio al 30′, De Luca al 54′ e Grillo all’86’. Ammoniti: Vitale al 23′, Cham al 46′ e Puntoriere al 78′. Corner: 1-5. Espulso: Trocini all’88’. Recupero: 4′ e 5′. Note. VINCERE! Non esiste altro risultato utile se la Reggina, squadra e Società, intende perseguire sino al 4 maggio l’obiettivo promozione in C. E se, ribadendo ciò che abbiamo già scritto, tecnico e squadra meritano la C per l’impegno e la dedizione con cui stanno dispuntando ogni gara (anche se, talvolta, le energie, fisiche e mentali, hanno fatto sì che il risultato sia stato in bilico sino alla fine) prendiamo atto che la Società ha considerato la possibilità di disputare l’anno prossimo il terzo campionato di D. Ce lo chiediamo dall’8 settembre 2023: perchè Ballarino continua a rilasciare dichiarazioni dal certo risultato avverso a quello sperato? Perchè non tace e fa? Perchè non esiste una figura dirigenziale capace di bloccarlo quando si dirige verso microfoni e telecamere? Possibile mai che non vi fu e vi è sua uscita pubblica che non sia stata seguita da polemiche innescate dal suo dire? Se la Reggina DEVE VINCERE è anche vero che potrebbe non bastare: è il Siracusa, infatti, l’artefice del proprio destino. Solo la squadra siciliana può perdere il campionato: bisognerà capire se in queste ultime 5 gare sarà più logorante ed oneroso il ruolo di inseguito o di inseguitrice iniziato 8 mesi fa. Le gara che ci interessano: Siracusa-Scafatese su tutte e poi Sambiase-Enna e Vibonese-Licata. Cronaca. La Reggina inizia la gara in avanti, com’è sua caratteristica e com’è, peraltro, suo preciso compito avendo un solo risultato utile. Primi 15 minuti di gara piuttosto confusi con entrambe le squadre che provano a costruire azioni degne di note ma collezionano errori in fase di avanzata verso la porta avversaria. Nel frattempo annotiamo il vantaggio del Siracusa con Palermo. Al 24′ prima occasione per gli amaranto: calcio di punizione, 3/4 metri fuori dall’area, con Urso che colpisce in pieno la traversa. Nell’azione successiva è De Felice a colpire il palo con la Reggina che resta in attacco e, su un cross da sinistra allungato di testa da un amaranto, è Ragusa ad avere una ghiotta occasione ma la spreca con un tiro veramente brutto anche solo a vedersi. La Reggina ha evidentemente conquistato il predominio del gioco: al 30′, sugli sviluppi del quarto corner battuto da Ragusa, è Capomaggio a superare il diretto avversario ed a colpire di testa da centro area ed insaccando alle spalle di D’Agostino. Al 40′ ancora Reggina: sempre corner da destra, Girasole colpisce di testa in tuffo ma manda alto da un paio di metri dalla porta. Al 42′ rete annullata alla Reggina: Porcino colpisce di testa da fuori area, un difensore tocca (sempre di testa) all’indietro ma spunta De Felice che insacca. Per l’assistente Scipione e, di conseguenza, per l’arbitro Leone il giocatore amaranto è in fuorigioco ed annulla. Non servono le proteste di capitan Barillà, evidentemente l’arbitro aveva già fischiato sul colpo di testa di Porcino allorquando De Felice era in chiarissima posizione di fuorigioco. A beneficio dei più che, presumibilmente non conoscono le regole, precisiamo che non basta una deviazione a rimettere in gioco un attaccante dall’iniziale posizione di fuorigioco: per farlo serve che si entri in possesso del pallone e, per esempio, lo si giochi cercando di servire un compagno ed in quel caso si inserisca chi da posizione di offside torna a poter essere considerato regolarmente in gioco. Saranno 2 i minuti di recupero. Anzi, alla fine sono stati 4 perchè l’arbitro ha concesso al Pompei di calciare una punizione dal limite (respinta dalla barriera). Sugli altri campi: Siracusa-Scafatese 1-0, Sambiase-Enna 0-0 così come pure Vibonese-Licata. Restamo a -4 dalla capolista ma domenica prossima si potrebbe ridurre lo svantaggio approfittanto del turno di riposo degli aretusei che avrebbero dovuto incontrare l’Akragas. Il secondo tempo inizia con un cambio tra i padroni di casa: esce Leveh ed entra De Luca. Da Siracusa arriva la segnalazione del pareggio della Scafatese con Aliperta. Praticamente nemmeno il tempo di annotarlo che al Siracusa viene assegnato un calcio di rigore (segnalato dall’assistente) che Maggio capitalizza al meglio riportando nuovamente la sua squadra in vantaggio. Al 54′ il Pompei pareggia: cross da destra, De Luca è inspiegabilmente lasciato solo in area (Capomaggio e Girasole colpevolmente distratti), non ha alcuna opposizione e quindi difficoltà a colpire di testa e ad insaccare a fil di palo alla destra di Lagonigro. Non sarà facile come per il Siracusa tornare in vantaggio in una partita come quella di Pompei indicata come la più difficile tra le 5 rimaste. La Reggina prova a reagire. Trocini cambia: escono De Felice e Ragusa ed entrano Grillo e Renelus. E’ il 61′. 25 al termine: la Reggina è tornata a -6 dal Siracusa da recuperare nelle ultime 4 di campionato. Non era facile prima, a maggior ragione non lo è adesso. Ma a Pompei non è finita ancora (così come nemmeno a Siracusa). Al 67′ cambio per i padroni di casa: esce Bittante ed entra Rosati. Al 75′, sempre tra i campani, esce Sepe ed entra Tompte. La tensione sale, la Reggina non riesce a venirne a capo ristabilendo il vantaggio in campo. Come più volte detto, vincerle tutte è l’unica cosa che conta. Intanto, in contropiede, il Pompei si rende pericoloso con il nuovo entrato Tompte la cui azione è fermata in corner da Girasole. Altro doppio cambio per Trocini al 78′: escono Porcino ed Urso ed entrano Laaribi e Dall’Oglio. 10 più recupero a disposizione della Reggina per riportarsi in vantaggio e continuare a sperare. La partita vive fasi concitate, la Reggina è volenterosa ma sbaglia tanto. All’82’ rimessa laterale lunghissima di Cham, Girasole di testa ma palla che finisce sul fondo. O la va o la spacca: Trocini ordina l’uscita di Capomaggio per Curiale. Reggina tutta protesa in avanti alla ricerca del gol. All’85’ cross da Dall’Oglio da sinistra, Girasole di testa al centro per Grillo che spara altissimo. Al minuto 86′ la Reggina ritorna in vantaggio (al primo tiro in porta del secondo tempo): cross da destra, Grillo si coordina e colpisce in torsione di testa mandando il pallone dove D’Agostino non può arrivarci. Subito dopo il gol Trocini viene espulso. 5 i minuti di recupero. E’ fondamentale portare a casa la vittoria in virtù anche del possibile approfittare del turno di riposo del Siracusa riducendo (potenzialmente, la partita con il Nissa va comunque giocata e vinta) così fino a -1 il distacco. Solo così si potrà continuare ad augurarsi un passo falso del Siracusa che, obiettivamente, è difficile che avvenga cosiderato il percorso straordinario sin qui fatto dagli aretusei (non da ultime le due vittorie negli scontri diretti). Di contro tutti sappiamo che nel calcio, soprattutto a questi livelli (bassissimi), nulla è impossibile. La partita finisce così, la Reggina c’è! Sugli altri campi: Siracusa-Scafatese 3-1, Sambiase-Enna 0-1 e Vibonese-Licata 0-1. La classifica: Siracusa 69, Reggina 65, Scafatese 53, Sambiase 50 e Vibonese 46. Segnaliamo che il Nissa, a quota 43, rientra di diritto in gioco per un posto nella griglia playoff grazie alla sconfitta odierna della Vibonese avanti adesso di soli 3 punti ed in apparente calo. Questo, ovviamente, aumenta la delicatezza e le annesse difficoltà della gara di domenica prossima al “Granillo”.