Serie D, girone I, XXXI giornata (XIV di ritorno): Reggina-Nissa 3-1

Reggina (4-3-3): Lagonigro; Vesprini (Perri dal 51′), Girasole, Capomaggio, Ndoye; Barillà (Forciniti all’89’), Laaribi, Porcino; Grillo (Urso dal 64′), Barranco (Renelus dal 77′), Ragusa (De Felice dal 71′). A disposizione: Lazar, Dall’Oglio, Curiale, Ingegneri. All.: Ginobili.

Nissa (4-3-1-2): Elezej; Natale, Bruno, Bieto, Loza; Agnello, Maltese (Pagano dal 77′), Tumminelli (Bonanno dal 58′); Rotulo; Diaz, Semenzin. A disposizione: Chimenti, Barrera, Samake, Dalloro, Sclafani, Neri, Zarrillo. All.: Campanella. Arbitro: Giacomo Pasquetto di Crema. Assistenti: Edoardo Monelli di Busto Arsizio, Angelo Macchia di Moliterno. Marcatori: Ragusa al 9′ ed al 57′, Bieto al 74′ e Renelus all’87’. Ammoniti: Ndoye e Loza all’8′, Capomaggio al 16′, Barillà al 29′, Bruno al 50′, Ginobili all’80’ e Girasole al 93′. Corner: 7-6. Spettatori: 4253 (2239 abbonati) di cui 332 ospiti. Recupero: 1′ (p.t.) e 5′ (s.t.). Note. VINCERE! Così com’è dalla I giornata di questo campionato. E’ l’imperativo, è l’obbligo, è l’unico risultato utile per evitare il fallimento sportivo (e sicuramente anche quello che diverrebbe sperpero economico e non più investimento). Oggi, grazie alla mancata disputa di Akragas-Siracusa, la Reggina può avvicinarsi considerevolmente alla capolista. Può portarsi a quel -1 che non garantirebbe ancora nulla ma che potrebbe valere tanto se nelle ultime 3 restanti il Siracusa non facesse 9 punti. E poi? L’unica altra opportunità è 1) vincere i playoff, 2) entrare quindi nella griglia delle 9 vincenti, 3) sperare che non li vinca anche il Ravenna e 4) augurarsi che ci siano almeno due rinunce/esclusioni dalla C. Ricordiamo a chi (ancora) non lo sa che i criteri per gli eventuali ripescaggi prevedono, nell’ordine: 1) la squadra U23 di una società militante in A; 2) la miglior posizionata nella speciale classifica stilata tra le 9 vincenti i playoff (il Ravenna è e sarà comunque primo in virtù non per la media punti in campionato ma per quel bonus di 0,50 quale vincitrice della Coppa Italia di categoria); 3) una tra le retrocesse dalla C. Ne consegue che, se il Ravenna vincesse il playoff, occorrerebbero 5 rinunce/esclusioni dalla C per ritornare tra i professionisti. Ad ogni buon conto, qui lo ribadiamo per l’ennesima volta, per quel che ci riguarda tecnico e squadra meriterebbero la C comunque vada a finire. Cronaca. La Reggina inizia in attacco, così come presumibile ed opportuno. La Nissa si difende ma non disdegna qualche apparizione nella metà campo amaranto. La Reggina al 9′ passa in vantaggio: Barranco crossa da sinistra, Ragusa stoppa e calcia in porta con la palla che s’insacca nonostante l’estremo tentativo di un difensore nisseno. La Nissa non è doma e prova a spostare il baricentro in avanti. Al 16′ Capomaggio commette fallo (ammonito), sul calcio di punizione il capitano Agnello colpisce la barriera e la palla finisce in corner. La partita scorre senza particolari sussulti con le squadre che si fronteggiano apertamente e con la Reggina particolarmente fallosa con già 3 ammoniti. Al 35′ la Nissa va vicina alla marcature: calcio di punizione, defilato a sinistra, di Agnello che, deviato da un difensore, costringe Lagonigro ad un intervento tutto sommato facile. Un minuto dopo è lo stesso Agnello a calciare da fuori area, Lagonigro si distende a destra e devia in corner. Al 40′ occasione per il raddoppio per gli amaranto: Ragusa riceve da sinistra, stoppa male ma la palla rimane lì, calcia a rete ma Elezaj devia in corner. Il primo tempo, dopo un solo minuto di recupero, finisce con gli amaranto in vantaggio. Sugli altri campi: Scafatese-Castrum Favara 2-1, Città di Acireale-Sambiase 1-1 e Enna-Vibonese 0-1. La classifica: Suracusa 69, Reggina 68, Scafatese 56, Sambiase 51 e Vibonese 47. La ripresa inizia con un’occasione di Barranco che dalla linea di fondo, piuttosto che appoggiare indietro all’accorrente Grillo, tira in porta da posizione praticamente impossibile (tant’è che il pallone finisce in fallo laterale dalla parte opposta). Al 51′ primo cambio per la Reggina: esce Vesprini per infortunio ed entra Perri. Al 55′ occasione proprio per il nuovo entrato: cross di Porcino da destra (è stato spostato al posto di Vesprini) e palla di testa sul fondo. Al 57′ la Reggina raddoppia: Barillà conquista palla sulla propria trequarti e serve in profondità Ragusa che gli restituisce palla, Barillà a sua volta per Barranco che l’appoggia indietro ancora a Ragusa che, di sinistro, rasoterra, infila Elezaj alla sua sinistra colpendo prima il palo. Al 58′ primo cambio Nissa: esce Tumminelli ed entra Bonanno. Al 64′ Replica Ginobili: esce Grillo ed entra Urso. Al 70′ ci prova Porcino ma il suo tiro è stoppato da un difensore ed Elezaj para facilmente. Al 71′ cambio Reggina: esce Ragusa (autore di una doppietta) ed entra De Felice. Al 74′ la Nissa accorcia le distanze: è Bieto a raccogliere un corner da destra ed a battere Lagonigro con un colpo di testa. Al 77′ altro cambio amaranto: esce Barranco ed entra Renelus. Replica Campanella: esce Maltese ed entra Pagano. All’80’ Ginobili, in panchina al posto di Trocini squalificato, viene ammonito per proteste. Al 73′ ci prova dalla lunga distanza Urso, Elezaj devia in angolo. All’87’ la Reggina triplica e chiude la partita: De Felice lancia Renelus che, entrato in area, si smarca e batte a rete con potenza. Nulla può Elezaj. All’89’ cambio Reggina: esce Barillà ed entra Forciniti. Dopo i 5 minuti di recupero assegnati, la partita finisce con la Reggina alla sua ottava vittoria consecutiva (ultimo stop il 9 febbraio contro il Siracusa) e ad un solo punto dalla capolista.

La Curva Sud
I tifosi nisseni presenti al “Granillo”